La scelta della colonia d’api

La scelta della colonia d’api è molto importante e delicata in quanto occorre fare attenzione a non portarsi a casa una colonia debole con regina vecchia, ammalata di peste o nosemiasi, oppure infestata in maniera eccessiva dalla varroa.
Per evitare questo pericolo è sconsigliabile acquistare vecchi alveari abbandonati (in alcune zone rurali è possibile talvota trovarli presso azienda agricole dove più nessuno ormai da anni si prende cura di essi). Nell’eventualità che ci trovassimo in questa situazione conviene prima di ogni altra cosa invitare il servizio veterinario dell’ASL di competenza a effettuare un sopralluogo all’apiario al fine di accertare lo stato sanitario delle colonie in oggetto.
Altra scelta da non fare è quella di iniziare con uno sciame di origine ignota. Nel caso trovassimo qualche sciame primaverile appeso a un ramo d’albero è evidente che, accanto alla necessità di offrire un’idonea sistemazione in arnia razionale, esiste anche il dovere di fare al più presto l’accertamento del suo stato sanitario.
La cosa migliore per una scelta sicura è quella di contattare un apicoltore di fiducia, il cui recapito ci può essere fornito anche dall’associazione o dal consorzio di apicoltori della nostra provincia di residenza, e stabilire per tempo l’accordo d’acquisto di uno sciame o di un nucleo artificiale.
Il nucleo artificiale proviene dalla suddivisione delle colonie che a primavera si apprestano alla sciamatura con la costruzione di celle reali e l’allevamento di nuove api regine. Viene preparato dall’apicoltore dividendo in più parti il ceppo iniziale, per fornire a ogni gruppo d’api una cella reale da allevare. La aregine del ceppo rimane in uno dei nuclei fino a quando verrà sostituita da una giovane. Lo sciame presenta invece la popolazione formata dalle api bottinatrici che hanno seguito la vecchia regina uscita in volo di sciamatura.
Il nucleo artificiale è quindi da preferire, non tanto per l’entità della popolazione, ma per la dotazione di regina giovane e di scorte immagazzinate nei favi; infatti il nucleo ha la regina proveniente dalla cella reale che gli è stata fornita al momento della sua formazione e, inoltre, ha ereditato scorte di miele e polline dal ceppo d’origine.
Inoltre il nucleo deve avere telaini con favi giovani e quindi con cera di colore giallo chiaro costruita al massimo duranmte l’annata precedente; evitiamo di acquistare nuclei con favi scuri in quanto possono avere cellette rimpicciolite, deformate, ammuffite, con tarme della cera e altri parassiti.
La qualità della regina e la sanità della colonia sono le premesse essenziali per un’apicoltura razionale e di successo. Per questo, oltre a quanto esposto, è bene richiedere all’apicoltore anche il relativo certificato sanitario emesso dall’ASL competente nel territorio, a garanzia dell’assenza di malattie tipo peste americana, peste europea, nosemiasi.

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